Come si effettua una taratura?
Le metodologie di taratura possono essere suddivise sostanzialmente in tre tipologie:
Taratura per confronto
In questa metodologia, al tarando è fatta misurare la medesima grandezza che si fa misurare allo strumento
campione. La precisione del tarando è desunta dal confronto dei due risultati di misura.
Esempio:Un manometro può essere tarato collegandolo ad un circuito idraulico dove è stato installato anche
un manometro “campione”. In questo caso la medesima grandezza, la pressione, è misurata dai due
strumenti, e l’analisi delle differenze dei due rilievi permette di valutare la precisione del tarando.
Taratura per sostituzione
In questa metodologia di taratura, il campione è o genera direttamente la grandezza che si fa misurare al
tarando. La precisione del tarando desunta dal confronto tra il valore nominale della grandezza generata e i
risultati di misura del tarando. Esempio:Una bilancia può essere tarata effettuando delle misure su dei pesi
“campione”. In questo caso il campione stesso genera una grandezza di valore nominale, il peso, e la
valutazione della precisione del tarando scaturisce dall’analisi della differenza tra la lettura sulla bilancia e il
peso nominale del campione.
Taratura diretta
Complementare alla precedente, e destinata alla taratura di strumenti di riferimento. Il tarando genera
direttamente la grandezza che è misurata dal campione. La precisione del tarando è definita dal confronto tra
il suo valore nominale e la misura realizzata dal campione. Esempio: Un peso può essere tarato effettuando
una misura su una bilancia “campione”. In questo caso il tarando genera la grandezza, il peso, e la
valutazione della sua precisione scaturisce dall’analisi della differenza tra la lettura sulla bilancia e il peso
nominale del tarando.